Cari Lettori,
il settore del lusso continua a crescere sia a livello globale, sia a livello di aree macroregionali,
pur a ritmi diversi. Se nel mondo occidentale tale crescita si deve alla polarizzazione dei consumi,
tipica dei periodi di crisi, con conseguente compressione della classe media, e aumento delle vendite
nella fascia bassa e in quella alta e ultra lusso, nei paesi emergenti sono l'aumento del benessere,
ma soprattutto la voglia di status e di consumi, prima inaccessibili,
a imprimere il grande sviluppo dei fatturati delle aziende del lusso.
La domanda che molti operatori del settore si fanno e' fino a quando continuerà
quest'onda positiva?
Le tendenze attuali che possiamo individuare sono due:
dove il cliente e' piu' maturo, si osserva un lusso piu' sofisticato,
di tipo no-logo; diversamente, nei paesi emergenti delle nuove classi ricche il lusso ostentativo delle griffes rimane dominante.
Queste tendenze possono aiutarci a comprendere quali marchi
potranno continuare a svilupparsi in determinati paesi. I brand piu' raffinati e
che puntano sulla personalizzazione possono trovare ulteriore spazio di crescita in occidente,
quelli piu' noti in Far East e in Latin America. Anche in queste aree esiste una nicchia
di consumatori colti, viaggiatori e che potremmo definire dei connoisseurs.
Parallelamente allo sviluppo del retail e dei brand, il mercato dei luxury services, hotels,
ristorazione, ecc. rappresenta la nuova frontiera in tutto il mondo.
Notoriamente dal possesso all'uso. Ultimo trend e' quello dell'e-commerce,
che per molti anni sarà in crescita double digit.
In generale nei prossimi anni il lusso andrà inteso sempre più come sinonimo di qualità senza compromessi, creatività, sostenibilità, personalizzazione, e sempre meno come ostentazione e volgarità. |